“Vado a vivere in America” – Le piccole sfide quotidiane – Parte seconda

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La vita negli states. Che bello, no? (Avete letto la parte prima?)

E voi? Cosa avete notato quando siete venuti negli States? Quali piccole o non troppo piccole cose vi hanno sorpresi? Sono curiosa di sentire le vostre impressioni.

Le distanze.

Sono quasi certa che a New York a Chicago non sia così. Finora non ci sono mai stata. Ma io scrivo dalla Florida, e la mia esperienza qui mi insegna che tra un posto e l’altro ci sono miglia e miglia di distanza. Ho accennato che sia necessario prendere la macchina semplicemente per andare al supermercato; effettivamente anche solo per andare a prendere un caffè. Ma non è tutto qui.

Per andare a far visita ai miei cognati che abitano a 30 minuti di distanza, funziona così: mettere le chiappe in auto, guidare sempre dritto per 30 minuti, fin davanti alla porta di casa loro, rimuovere le chiappe dall’auto. Per andare a trovare i nostri amici a St. Pete, stesso procedimento, ma per 4 ore. Direte voi: “Cosa c’è di strano?”. Vi dico io: che nel mezzo il percorso è desertico. Non un’altra casa, un altro centro abitato, niente. Asfalto e palme. Da Pistoia a Firenze io potrei menzionare almeno 15 paeselli snodati lungo l’autosole, piú la cittá di Prato. Il paesaggio qui è invariato, ogni tanto un fast food e una stazione di servizio (dimenticate gli Autogrill, solo i piú tristi hot dog che possiate immaginare) e basta.

La vita negli states

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Anche per questo manca “la passeggiata”. Perchè anche nei centri abitati, tutto è sparso, dispersivo (tutto è piú grande in America…). Non si puó andare in centro  ed entrare e uscire da un negozio all’altro. Si va in una plaza dove ci sono tre o quattro grandi magazzini e un migliaio di parcheggi, e poi in un’altra plaza – fra le due, ovviamente, si guida – con tre o quattro differenti grandi magazzini e migliaia di parcheggi. Nel raggio di 5 miglia la carrellata di magazzini si ripete u.g.u.a.l.e. E’ un po’ desolante. Da quando sto qui mio marito insiste a darmi indicazioni stradali come: “Continua in direzione nord, poi gira a destra dopo Wendy’s“. Cazzarola. Ma credi che io sappia dove sia il nord senza una bussola? E poi Wendy’s. Quale Wendy’s?! Non mi puoi dire “dopo la statua di Garibaldi”? Ovviamente, no.

Una volta un tizio ha detto di voler fare un esperimento: prendere un americano, bendarlo e rilasciarlo nella periferia di una cittá qualsiasi senza dirgli quale. La scommessa è chela nostra cavia non sarebbe in grado di determinare da solo dove si trovi. E come potrebbe? Dalla lingua? Dai monumenti? Dalle insegne dei negozi? Pensate se lo facessero con noi in Europa.

Le pubblicitá (s)progresso.

L’etica pubblicitaria qui è totalmente diversa dalla nostra. Per esempio, da noi la pubblicitá relativa ai servizi medici è rara e piuttosto in sordina. Un annuncio in grassetto su un quotidiano con un nome preceduto da titolo. A volte la lista dei principali servizi dello studio. Non molto altro. Qui vedi sempre facce sorridenti ed attraenti accompagnate da slogan tipo “Metti il tuo cuore in buone mani!”-  Cardiologo Dr Smith. Non c’è alcuna differenza nel marketing di un prodotto sanitario o di un bene di consumo. Innanzitutto, le facce. Le facce sono ovunque: sui biglietti da visita e fuori dalla case in vendita sui cartelli degli agenti immobiliari. Facce sorridenti, vincenti, con denti perfetti, che trasudano sicurezza conquistata ai corsi sull’autostima. E poi le lusinghe. Esagerate. Inverosimili. Prezzi eccezionali, risultati eccezionali, servizi eccezionali. Tutto promette di superare le tue aspettative, di renderti felice con un colpo di bacchetta magica. imagesCATFHBYYC’è Christian Mingle che ti trova un fidanzato della tua stessa fede religiosa (la pubblicitá mostra coppie con fedi in primo piano e crocifisso sullo sfondo, sulle pareti di casa); la pillola della felicitá per curare la tua depressione (ma dallo spot si direbbe che curi la timidezza ); il chirurgo plastico che ti assicura che supererai il prossimo colloquio di lavoro (dopo esserti rifatto il naso, ovvio); la pillola per disfunzioni erettili che dona seconda giovinezza a coppie di settantenni (in ottima forma, of course, grazie al suddetto chirurgo plastico); le carte di credito che ti aprono mondi di lussi e vacanze. E lo fanno davvero. La tendenza è quella di vivere al di sopra delle proprie possibilitá. O sei un paria. A quanto pare la bancarotta è preferibile.

 

Il ghiaccio nell’acqua.

E l’aria condizionata a temperature polari. Questa l’ho giá menzionata, lo so. Ho risolto il problema portandomi ovunque la giacchetta di lana, specialmente nei mesi caldi. Credete che sia scema? Una volta ho detto a un mio amico che prima di uscire di casa aveva indossato una maglietta a maniche lunghe:

– Vedi che fuori fa caldo.

E lui:

– Si, ma noi staremo dentro.

Ha perfettamente senso, no?

Ma l’acqua, l’acqua… Mi torna in mente Beppe Severgnini, che anni or sono si lamentava della stessa cosa. Il bicchiere da mezzo litro, pieno di ghiaccio e l’acqua che genera rimembranze da vittime del Titanic. Chiaramente si puó chiedere l’acqua senza ghiaccio (ed in genere da questo tutti capiscono che sei italiano); ma poi arriva il refill, ovvero signorina con brocca piena di ghiaccio, e se sei distratto… zac! Ti giri, ed il bicchiere è di nuovo pieno.

Cose piacevoli.

Personalmente, molte delle cose cui adattarsi, risultano piuttosto piacevoli, almeno per me. Molte riguardano i servizi. Per esempio la posta da spedire si lascia nella propria cassetta della posta, e quando il postino consegna, allo stesso tempo ritira. Ogni volta che fai qualcosa all’auto, tipo un banale cambio d’olio, ti tocca un lavaggio gratis (e non solo se hai un macchinone). Molte cosine di questo genere.sharks

E poi il clima e il paesaggio naturale. Per esempio io apprezzo la presenza costante della fauna locale. Scoiattoli, orsetti lavatori, ma anche lucertole degne di Jurassic Park, opossum, armadilli e iguane.  Fino a non molto tempo fa, l’uomo era l’intruso qui, ed i graziosi animaletti sono ancora ovunque. Certo, la faccenda si complica con squali e alligatori. Ma la gente del posto sembra non farci caso.

Alla fine, amici, è tutta questione di abitudine.

  • Cara Jessica,
    per prima cosa, complimenti per questo blog. E’ veramente strepitoso. Sì, sono di parte, perchè sono un’italiana innamorata degli USA, e soprattutto della Florida. Vengo li circa ogni sei mesi, ormai è diventata una vera ‘addiction’ che so un giorno mi porterà a fare la stessa scelta che hai fatto tu.
    Tutto quello che scrivi è assolutamente vero, dal cambio automatico ( che io trovo fantastico soprattutto quando si attraversano le highways nel deserto) e che ti permette di goderti il caffè mentre ti godi il paesaggio,alle pubblicità in cui non mancano mai 44 denti scintillanti, ai ‘no turn on red’ ( vogliamo parlare dei semafori che penzolano nel mezzo dell’incrocio e non sai dove diavolo fermarti???)
    Personalmente però, non potendo farne a meno, io non rinuncio mai a farmi delle sane passeggiate ( A new York ti confermo che sono dei camminatori folli). E’ vero, i centri cittadini sono spesso piuttosto desolanti ( parlo dei piccoli villages) e se ti dai al passeggio vieni guardata dagli automobilisti come se fossi una povera vittima senza macchina ma…almeno si evita di ingrassare 10 kg alla settimana…proprio per il cibo ( di cui non vedo l’ora di leggere il tuo racconto). Però è anche il modo migliore per trovare i negozietti più carini, che spesso da fuori non sono neanche riconoscibili.Ancora complimenti e, chissà, magari un giorno ci si vede a Ft. Lauderdale ( mi sembra di capire che abiti lì).
    E visto che hai ‘invitato l’oca a bere’ ( non resisto quando si parla di States)…che ne dici della categoria MOTEL-sembra-di-stare-in-un-film??
    Ancora complimenti, goditi la primavera-estate della Florida. Io se tutto va bene entro 3 mesi torno a “casa”.
    Un abbraccio

    • Ciao Cecilia!
      grazie dei complimenti. E’ bello condividere queste impressioni con qualcuno che vive esperienze simili.
      Si, come dicevo, immagino che in citta’ come NY o Chicago sia diverso. In questi posti c’e’ un “centro citta’”, ci sono parchi e sicuramente anche largo uso di mezzi pubblici. In Florida e’ tutto un po’ piu’ provinciale. Il centro, se c’e’, e’ una strada sola o una plaza. Ma spesso passeggio in spiaggia, che e’ la cosa piu’ bella quaggiu’, almeno per una che ama il mare come me.
      I motel, e’ vero! Avrei dovuto includerli nella lista! Alcuni sono sinistri, tipo film dell’orrore, ah, ah!
      Ma quindi tu se ti trasferisci abiterai a NY? Io o vissuto a Ft. Lauderdale per i primi 5 mesi, poi io e mio marito abbiamo trovato un appartmento a Delray Beach (15 minuti piu’ a nord) ed ora abitiamo qui.
      Ti scrivo in privato con la mia email, mi farebbe piacere incontrarti se capiti da queste parti!

  • Ciao Jessica,
    finalmente oggi, dopo mesi e mesi di ricerche in internet, ho trovato quello che cercavo : una persona ( tu mia cara Jessica) che abita nel luogo ( Florida) in cui sogno da un anno a questa parte di trasferirmi, e un posto virtuale ( il tuo bellissimo blog) ricco informazioni utili, anzi utilissime. Se mi permetti ti scriverò in privato perchè ho necessitá di chiederti alcune cose in modo più approffondito.Un grazie di cuore. Marzia

    • Ciao Marzia,
      ti ho spedito una email, cosi’ puoi scrivermi e chiedermi quello che ti serve.
      Grazie mille per i complimenti, mi fa piacere intrattenere qualcuno.
      A presto!

  • carissima jessica,
    ho avuto l indirizzo web del tuo blog da tuo suocero, siamo entrambi membri de The Orlando Italia Connection – Lega italiana e mi ha detto che anche tu ti sei trasferita da roma in florida. Io vivo da Agosto a Orlando e come te ho avuto qualche difficolta` iniziale nell abituarmi al diverso modo di vivere americano…grazie al tuo blog mi sono sentita subito meno sola…un abbraccio forte….valentina

    • Ciao Valentina,
      Piacere di trovarti! Son contenta se il mio blog serve a qualcuno in qualunque modo. Anche per me è un mezzo per restare in contatto con una certa parte di me.
      Sarò a Orlando il 23 e 24 maggio, da mio suocero appunto. Se hai qualche momento libero, magari ci troviamo per un caffè. Fammi sapere, mi farà piacere!

  • Cara Jessica,
    ho scoperto tramite il tuo bel blog la tua “nuova” vita americana!
    Complimenti, è una lettura davvero piacevole ed interessante …
    Un abbraccio
    Maurizio

    • Ciao Maurizio!
      Ben trovato! Oggi ti saluto dalla Jamaica! Mi fa piacere che tu abbia trovato il blog. Spero tu stia alla grande. Keep tuned!

  • Salve siamo una coppia (io italiano e la mia fidanzata dominicana), stiamo valutando la possibilità di trasferirci in Florida (abbiamo una cugina li’).. Riguardo ai visti dall’Italia? Abbiamo un’ambasciata? Insomma qualche info ci pué essere utile. Grazie

    • Ciao cari,
      Qualche domanda un po’ piu’ mirata?
      A che titolo vi trasferireste? Uno di voi ha cittadinanza? I cugini non possono fare da sponsor, purtroppo.
      A Miami c’e’ un Consolato Italiano. L’Ambasciata e’ a NY.
      Fatemi sapere.

  • Buongiorno a tutti ..ho trovato molto interessante leggere i vostri commenti..io dovrei prossimamente andare a miami x lavoro e l’associazione che mi ha contattato mi prepara documenti e relativo visto..premetto che sono un po titubante x fare il “mollo tutto e mi trasferisco all’estero” ma visto il periodo nero che attraversa l’italia ,un pensierino lo sto facendo seriamente..x i voli cosa mi consigliate?siamo in 2 con mia moglie e volevo informarmi x portare la nostra inseparabile cagnolina..
    Accetto tutti i tipi di consigli parto da zero informazioni su miami.
    Grazie
    Roby

    • Ciao Roberto,
      Domanda veramente difficile! Anche per me che ho lavorato 15 anni nel turismo. Le tariffe aeree cambiano in continuazione, dipendono da una serie infinita di variabili e internet spesso NON aiuta. Posso dirti che l’ultima volta, pochi mesi fa, noi abbiamo viaggiato da Milano con Emirates, che aveva delle ottime offerte e molti comfort a bordo, per una classe turistica. Però vola su NY… Altrimenti diretto Milano Miami lo fanno Delta e AA. Il cane puoi portarlo con tutte. Secondo il peso puoi tenerlo con te. Comincia da qui, fammi sapere.

  • Ciao Jessica e complimenti per il blog, avrei da chiederti , (sempre se puoi , vuoi e ti va) alcune info, io mio marito e i due ns. pargoli vorremo iniziare a guardarci intorno ma siamo totalmente a digiuno del luogo e di quanto eventualmente si possa fare. Posso chiederti un tuo contatto? grazie in anticipo

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