Tre cose da vedere a Miami e dintorni

Pronti per una vacanza in Florida? Certamente a nessuno serve un’altra guida turistica. Internet e le librerie abbondano di materiale dettagliato. Ma oggi vorrei suggerirvi 3 cose da vedere a Miami e dintorni, che siano magari un po’ fuori dal coro, raccontate da una persona qualunque – moi.

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Ocean Drive

Il quartiere Art Dèco. Siete appena arrivati in aeroporto, probabilmente accusate giá i sintomi del fuso orario e del lungo viaggio. Eppure la luce intensa, il caldo umido e le palme suscitano in voi l’eccitazione vacanziera. In sottofondo sembra di sentire Will Smith che canta Welcome to Miami, Bienvenidos a Miami!

Presumibilmente alloggerete a South Beach, dove il taxi vi porterá in circa un quarto d’ora. Se possibile, io vi suggerisco di scegliere uno dei tanti hotel nel quartiere Art Dèco. Ce ne sono per tutte le tasche, basta fare una piccola ricerca.

Io ho alloggiato al National, noto fra l’altro per la lunghissima piscina. Vero è pure che siete a 200 metri dal mare.

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La lunga piscina del National

Non troverete molte strutture piú “antiche” di queste. In una terra giovane, e per di piú soggetta ad uragani, gli anni ’20 e ’30 sono un’epoca storica.

Quando sono stata qui nel 2010, in visita per la prima volta in Florida, un simpatico ometto che era la nostra guida turistica, puntando con orgoglio a una palazzina su Ocean Drive mi disse:

–         Signorina, vede quello? E’ qui da ben ottanta anni!

L’ironia, per una che veniva da Roma.

In ogni caso, tenendo a mente queste ovvie differenze, la passeggiata fra gli oltre 800 edifici in questo quartiere è molto piacevole. In questo sito è possibile trovare sia delle esperte guide, che dei preziosi suggerimenti per il fai-da-te.

A me è piaciuto entrare ed uscire da alcuni alberghi in stile Tropical Dèco. Accompagnati dalla guida, siamo stati invitati a visitare le aree comuni, le terrazze panoramiche e a fare foto. Gli arredamenti ricordano navi o fondali marini, ma includono anche molti decori in forma di palme, alligatori, orchidee e fenicotteri. E ovunque cromature, specchi, giochi di vetri.

Io e Rick
Io e Rick

Piacevole anche ascoltare storie risalenti al proibizionismo, quando gli ingegni dovevano aguzzarsi contro il divieto di bere. Ad esempio, inserire un elemento architettonico di forma triangolare all’ingresso, era segnale che in quel locale erano disponibili le anelate – e illegali – bevande alcooliche.

 

Segnale in codice
Segnale in codice

Calle Ocho – Little Havana. Probabilmente trascorrerete su Lincoln Road, anche questa nel quartiere Art Dèco, la maggior parte delle vostre serate. Vuoi per lo shopping, vuoi per i locali, vuoi perchè è lì che i turisti e molta gente del posto si recano per l’happy hour o per una passeggiata.

Calle Ocho
Calle Ocho

Ma quando avrete voglia di variare un po’ lo scenario, vi suggerisco senza dubbio di esplorare Calle Ocho.

E’ questo un quartiere principalmente abitato da cubani, che a partire dagli anni ’60, qui si stabilirono mano a mano che arrivavano dall’isola natìa. Parlare spagnolo in questo caso è un vantaggio, infatti in molti locali pubblici si da assolutamente per scontato. In quest’area troverete molti ristorantini tipici, e assolutamente piú economici che a South Beach. I bar offrono cafecitos molto piú simili al nostro espresso di qualsiasi “espresso” di Starbucks, e per la sete, un caratteristico latte di coco frío è proprio quel che ci vuole.

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Coco frìo

Si vendono sigari fatti a mano in molti negozi specializzati. Infatti in questo quartiere vi è una vera e propria fabbrica, chiamata El Crédito. Peró ricordate: il tabacco arriva dalla Repubblica Dominicana; da Cuba, tristemente, non arriva proprio nulla.

Se poi riusciste a far coincidere la vostra visita con l’ultimo venerdí del mese, potrete godervi uno dei piacevoli viernes culturales. Si tratta appunto di un evento culturale, con danze latine, mercatini, mostre ed una serie di variabili. Il fulcro della manifestazione è proprio Calle Ocho, fra la 13th e la 18th Ave. Alle 19 parte un tour gratuito attraverso i luoghi storici di Little Havana. Tutti i dettagli sono disponibili qui http://viernesculturales.org/mainvc/

Villa Vizcaya. Situata a Coral Gable (dove si trova anche il Consolato Italiano, casomai doveste averne bisogno), questa villa visionaria si trova a circa 20 minuti da So.Be. Si tratta indubbiamente di un edificio unico nel suo genere. Innanzitutto perchè non vi sono molte ville antiche sparse per la Florida, e per quanto ne so, neanche nel resto degli Stati Uniti. E poi perchè il suo fondatore, James Deering, ha ovviamente realizzato un progetto ambizioso e grandioso che, piaccia o no, non puó non impressionare.

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Photo credit Wikipedia

La struttura risale agli inizi del ‘900, quindi non è antica. Ma ci prova. Deerfield, ricchissimo capitano di industria, aveva viaggiato molto ed era rimasto colpito dall’arte europea. Vi sorprende? Quindi decise di includere vari stili – quattro secoli di stili – nella realizzazione di questa sontuosa residenza. Ed è cosí che a Villa Vizcaya troviamo sale in stile rococó, arazzi rinascimentali, ma anche una sobria biblioteca neoclassica ed una camera da pranzo decisamente asiatica. In qualche modo il ricco possidente riuscí ad acquistare un tavolo romano di 2000 anni, e a farsi spedire due imponenti vasi cinesi. Accanto a tutto ció, non mancano elementi del tutto “moderni”.

Deerfield certo non poteva rinunciare alla comoditá del neonato telefono e dell’acqua corrente. Anche se quest’ultima, almeno nei bagni, pare fosse l’acqua salmastra della vicinissima baia, poichè si credeva avesse proprietá terapeutiche. Nelle cucine si trovano frigoriferi e montacarichi. E campanelli attraverso cui i servitori erano chiamati nelle varie stanze. Sparsi simboli di caravelle e cavallucci marini, richiamano lo stemma di famiglia. Nei giardini, alcune grotte incrostate di conchiglie e varie fontane con giochi d’acqua mi hanno richiamato alla mente Villa d’Este a Tivoli. Ma il colpo di scena arriva guardando la baia, dove ci sorprendono un ponticello veneziano, con le tipiche lampade, ed una costruzione in cemento che ricorda una grande gondola. E sullo sfondo, lo skyline di Miami.

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Ponticello veneziano a Villa Vizcaya

Sono certa che alcuni esperti del settore non tarderebbero a tacciare questo luogo come kitch. E un po’ lo è, per l’esagerazione e l’accozzaglia di stili. Ma io preferisco amarlo, ammirarne la creativitá e l’azzardo e, ahimè, invidiare il rispetto che gli americani hanno per i propri beni culturali. *Ogni riferimento a Pompei e alla Fontana di Trevi che cadono a pezzi, non è puramente casuale*.

La piscina a Villa Vizcaya
La piscina a Villa Vizcaya

Per le altre cose da vedere a Miami, vi rimando alle guide turistiche. Lo zoo o l’escursione alle Everglades, i negozi e i locali sono elencati e pubblicizzati ovunque. E se il caos della cittá dovesse stancarvi all’improvviso? Beh, potete sempre rifugiarvi a Key West.

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